Il presidente filippino ha annunciato un "rimpasto" per "calibrare la nostra zione sulle attese della gente". Pesano la mancata elezione di cinque candidati su undici ni seggi in lizza per il Senato, decisivi nello scontro con il "clan Duterte". Obiettivo: dare slancio alle iniziative dell'amministrazione per superare povertà, scarsa assistenza pubblica e ridotte possibilità per i giovani.
L'ex senatrice e ministra della Giustizia dopo l'ingiusta detenzione durata 2454 giorni, ritorna nel parlamento filippino alla Camera dei rappresentanti. Con il partito di opposizione Mamamayang Liberal (ML) sfida il monopolio politico di Duterte e Marcos. Rappresenta la speranza di giustizia dei familiari delle vittime della “guerra alla droga”. “Mandato fragile che porta il peso delle speranze del popolo”.
La crescita della popolazione ha innescato un accesso “straordinario” alla scuola. Dal governo quasi 80 milioni di dollari per finanziare le immissioni in ruolo. Tuttavia, per le statistiche ufficiali l’11% di bambini e giovani fino ai 14 anni non frequenta le lezioni per la povertà delle famiglie. Ad oggi è impiegato il 60% dei 77,3 milioni di filippini in età produttiva.
Il sacerdote è uno dei pochi a conoscere la lingua dei segni. Una scelta che risale all’incontro con un gruppo di non udenti in occasione della visita del pontefice nel 2015. Le difficoltà nell’amministrazione dei sacramenti, a partire dalla confessione. La collaborazione di “successo”con l’università Setsunan di Osaka.
Quasi 70 milioni di cittadini si sono recati alle urne per le elezioni di medio termine per Camera, Senato e amministrazioni locali. La maggioranza dovrebbe rafforzare la leadership a Manila. A livello di amministrazioni locali emergono differenze e frammentazioni, fondamentale il gioco delle alleanze.
La famiglia religiosa di cui il nuovo pontefice è stato per 12 anni priore generale ha una lunga storia di presenza missionaria nel continente a partire dalla basilica del Santo Nino di Cebu. I confratelli in India e in Indonesia lo definiscono "un uomo profondamente spirituale, capace di ascoltare". Nello stemma una frase di Agostino e il cuore ardente trafitto da una freccia sopra un libro, simbolo dell'ordine.